Prevenzione andrologica: un focus sulle tre età dell’uomo.
Benevento – “La prevenzione andrologica è fondamentale in tre differenti fasce d’età: dopo l’adolescenza, attorno ai 30 e dopo i 45 anni”. Lo ha dichiarato il prof. Alessandro Palmieri (Urologo, docente presso l’Università Federico II di Napoli e Presidente SIA – Società Italiana di Andrologia) durante il suo intervento al convegno “Diabete e sessualità – Denatalità e infertilità alle nostre latitudini”, tenutosi a Benevento e organizzato dall’Asdim (Associazione Diabetici Italia Meridionale), presieduta da Annio Rossi.
Il prof. Palmieri ha sottolineato l’importanza di una valutazione andrologica in diverse fasi della vita di un uomo:
* Età post adolescenziale (16-18 anni): “Una volta c’era la visita di leva che intercettava eventuali problemi, ma oggi non c’è più. È fondamentale che i ragazzi si sottopongano a una visita andrologica per intercettare patologie asintomatiche come il varicocele, che può portare a infertilità se non curato”.
* Attorno ai 30 anni: “Spesso è l’età in cui si diventa padri per la prima volta. Una valutazione andrologica può escludere problemi di fertilità o affrontarli precocemente, aumentando le possibilità di successo”.
* Dopo i 45 anni: “La prevenzione andrologica si unisce a quella urologica, diventando un controllo completo per la salute dell’uomo”.
L’intervento di Palmieri ha posto l’accento sulla necessità di non trascurare la salute andrologica e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione.
All’evento sono intervenuti anche il prof. Bruno Amato (Chirurgo vascolare, docente presso l’Università Federico II di Napoli e Presidente della Società Italiana Flebologia), il sindaco di Benevento Clemente Mastella, che ha elogiato l’operato dell’Asdim, e i dottori Marco Magliocchetti e Dario Dilieto, entrambi assistenti in formazione Urologia presso l’Università Federico II di Napoli.

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